Orticaria

Orticaria, un mondo da esplorare

Si fa presto a dire orticaria. Sotto l’ombrello di una reazione cutanea tanto comune si nascondono infatti forme diversissime per manifestazioni, decorso, risposta ai trattamenti e cause scatenanti. Ma ci sono anche caratteristiche comuni proprie dell’orticaria: i pomfi, rilievi cutanei rossi o rosati, pruriginosi, con forma e grandezza variabile che possono interessare qualsiasi parte del corpo dei pazienti.

Che cos’è l’orticaria?

L’orticaria è un’eruzione cutanea caratterizzata dalla comparsa di pomfi di varie dimensioni e che generalmente provocano prurito, fastidio o dolore. Possono comparire in qualsiasi sede della superficie corporea e variano per dimensione, forma e numero. L’orticaria può colpire qualsiasi zona della epidermide, ma può anche estendersi agli strati più profondi della cute e, in questo caso, si parla di angioedema o Sindrome Orticaria-Angioedema (SOA). A seconda della durata delle lesioni la patologia viene definita orticaria acuta, se le lesioni scompaiono entro sei settimane, altrimenti si parla di orticaria cronica.

Cosa causa l’orticaria?

Le manifestazioni dell’orticaria sono causate dalla liberazione di istamina da parte dei mastociti, globuli bianchi che risiedono nel derma. A provocarla possono intervenire molteplici stimoli: immunologici, non-immunologici, fisici e chimici. Le forme acute (cioè di recente insorgenza) di orticaria, specialmente nel bambino, possono essere causate da allergie alimentari o da recenti infezioni respiratorie. Anche le allergie ai farmaci possono presentarsi con un’orticaria acuta. Nell’adulto una delle forme più comuni è l’orticaria cronica spontanea, così definita perché apparentemente non si riconoscono fattori che possano indurre la comparsa dei pomfi: è causata spesso da un processo autoimmune e infatti può presentarsi in persone con tiroidite o altre malattie autoimmuni, spesso donne tra i 40 e i 50 anni. L’orticaria può essere inoltre indotta da stimoli fisici come il contatto con il calore o, all’opposto, con il freddo, l’esposizione ai raggi ultravioletti, la pressione sulla pelle, per esempio di cinture o indumenti, l’esercizio fisico. Alcuni farmaci antiipertensivi (ACE-inibitori) possono causare angioedema attraverso un meccanismo non allergico e che non dipende dalla liberazione di istamina.

Quando la causa è di natura allergica?

La maggior parte delle forme di orticaria è innescata dalla reazione di alcuni globuli bianchi che risiedono nella pelle, i mastociti, che in certe condizioni liberano istamina, la sostanza che determina la dilatazione dei piccoli vasi sanguigni e la fuoriuscita del siero nel derma, cioè la formazione del gonfiore localizzato tipico dei pomfi. L’orticaria acuta correlata all’allergia può essere difficile da identificare e da gestire, in quanto fino all’80% delle persone con allergie è sensibilizzato a più di un allergene. Inoltre, identificare l’allergene principale non è sempre sufficiente. È possibile infatti che si sviluppino risposte allergiche a sostanze in precedenza tollerate e spesso è necessario aggiungere alle cause scatenanti anche la sensibilizzazione agli allergeni perenni e stagionali.

Alcuni tipi di allergeni possono attivare una risposta immuno-mediata:

  • Allergeni per contatto o inalazione (ad esempio, lattice, polvere, polline, muffa, peli di animali)
  • Allergeni alimentari (ad esempio, arachidi, noci, crostacei, pesce, frumento, uovo, latte, soia)
  • Veleno di insetti (ad esempio veleno di imenotteri: api, vespe, calabroni)

Come si fa la diagnosi?

La cura dell’orticaria dipende in gran parte dalla corretta identificazione dei fattori scatenanti, attraverso la raccolta sistematica e approfondita di informazioni dal paziente nel corso della visita, ed eventuali test di laboratorio. Allo stesso modo è importante distinguere l’orticaria vera e propria da eruzioni orticarioidi, per le quali le terapie sono differenti: pemfigoide, vasculiti e malattie autoinfiammatorie. Ma il fattore scatenante dell’orticaria è solo un pezzo del puzzle. È ugualmente importante scoprire se l’orticaria è acuta o cronica e se si verifica da sola o in associazione con altre condizioni, ad esempio un’allergia. Questi indizi si possono ottenere con un’anamnesi medica dettagliata ed eventualmente anche con i risultati degli esami del sangue delle IgE specifiche e/o del prick test. Con le giuste informazioni a disposizione, lo specialista allergologo potrà sviluppare un piano di gestione completo per la soluzione dei sintomi.

Come trattare i sintomi dell’orticaria?

Se i sintomi sono lievi, potrebbe non essere necessario un trattamento. Orticaria e angioedema spesso si risolvono da soli. Tuttavia, il trattamento può offrire sollievo in caso di prurito intenso, disagio grave e/o sintomi persistenti. Se è possibile identificare la causa dell’orticaria, il trattamento migliore è evitare di venirne a contatto o eliminarla. Gli antistaminici sono un trattamento spesso raccomandato: agiscono bloccando l’effetto dell’istamina, una sostanza chimica rilasciata nel flusso sanguigno che responsabile, tra le altre, di alcuni sintomi allergici.

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