Allergie 10 miti da sfatare

Allergie: 10 miti da sfatare

Cosa sappiamo davvero sulle allergie? Le stiamo davvero curando come si deve? O ci stiamo basando su false credenze? Alcune convinzioni sono dure a morire, specie se si tratta di questioni legate alla salute. E le allergie non fanno eccezione. Ecco in breve cosa c’è di vero e cosa no sulle malattie allergiche.

1. Le allergie si sviluppano solo nell’infanzia? Falso

Le allergie possono svilupparsi in qualsiasi momento della vita: se da bambino non hai mai sofferto di allergie, non è detto che non ne svilupperai nel tempo. In primo luogo, il nostro organismo è soggetto a cambiamenti con l’avanzare dell’età che possono condurre ad una maggiore suscettibilità allo sviluppo di allergie. Inoltre, l’esposizione ad allergeni mai precedentemente incontrati, le sostanze chimiche, l’inquinamento atmosferico e altri fattori ambientali possono portare a sviluppare allergie anche nell’età adulta.

2. Un’allergia è per sempre? Falso

Anche se è vero che un’allergia può durare per tutta la vita, è anche possibile che scompaia nel tempo, e ciò vale soprattutto per le allergie alimentari dell’età pediatrica; spesso, infatti, il sistema immunitario del bambino riesce a desensibilizzarsi spontaneamente a questi allergeni col passare degli anni. Ovviamente dovrà essere sempre e solo il medico a confermare l’effettiva scomparsa dell’allergia, mediante gli opportuni esami diagnostici.
Inoltre, per alcuni allergeni (es. pollini, acari della polvere, veleni di imenotteri) sono disponibili le immunoterapie specifiche (più comunemente denominati vaccini) che possono modificare la storia naturale dell’allergia, inducendo la desensibilizzazione del paziente.

3. Nello sviluppo delle allergie entra in gioco anche la familiarità? Vero

La familiarità per malattie allergiche è uno dei fattori determinanti. Secondo gli studi, un bambino che ha la mamma allergica ha il 60% di probabilità di diventare allergico a sua volta; se ad essere allergico è il papà, la probabilità è di circa il 40%. Laddove siano allergici entrambi i genitori, è quasi certo che anche il bambino svilupperà un’allergia. Occorre sottolineare che si eredita la predisposizione a sviluppare allergie, e non le allergie in sé; pertanto è possibile che i figli ‘predisposti’ sviluppino sensibilizzazioni anche completamente diverse da quelle dei genitori.

4. Chiudersi in casa “protegge” dalle allergie stagionali? Falso

La casa non è un contenitore ermetico e gli allergeni penetrano ugualmente nella nostra abitazione. E non solo: mettere al riparo il nostro sistema immunitario cercando di evitare il contatto con l’allergene potrebbe peggiorare la situazione, indebolendolo. È buona abitudine, invece, arieggiare la casa, così da favorire il ricambio dell’aria ed evitare la proliferazione ed il ristagno di allergeni quali muffe ed acari della polvere.

5. Le allergie stagionali si hanno solo in primavera? Falso

Ogni pianta ha il suo periodo di fioritura, che non corrisponde necessariamente al periodo primaverile. Inoltre, non sono solo i pollini a poter provocare allergie, ma anche le muffe (che oltre che dentro casa possono crescere sul terreno, sulle radici, sulle foglie), gli acari della polvere, il pelo degli animali, ed altri ancora.

6. Chi soffre di allergie deve stare lontano dai fiori? Falso

I veri responsabili dei sintomi che si verificano durante la bella stagione, come starnuti, naso che giocciola ed occhi rossi, sono solitamente i pollini rilasciati da alberi specifici (come le betulle, gli olivi, i pini ed i cipressi) e da piante erbacee (per esempio Urticacee e Graminacee), oppure le spore di alcune muffe (soprattutto l’Alternaria).

7. Avere cani e gatti previene le allergie? Falso

Sembra che un ambiente biologicamente “meno igienico” sia associato ad una diminuzione di queste malattie; tuttavia, un bambino allergico al pelo animale può avere reazioni anche a piccole quantità di tale allergene, che possono anche essere veicolate dai vestiti del padrone dell’animale. Ciò si verifica soprattutto con l’epitelio di cavallo (con l’equitazione, sport divenuto frequente tra i ragazzi) e più recentemente anche con i piccoli roditori, data la moda dell’avere un criceto o una cavia in casa. Ma anche cani e gatti sono potenzialmente responsabili di reazioni allergiche severe.

8. Una casa pulita previene le allergie? Falso

Alcune teorie sostengono che la corretta pulizia domestica abbia incrementato l’incidenza delle malattie allergiche negli ultimi decenni. In un ambiente lindo e incontaminato, apparentemente, il sistema immunitario fatica a sviluppare la capacità di distinguere gli stimoli ‘innoqui’ da quelli nocivi provenienti dall’ambiente, il che determina l’attivazione di una risposta immunologica anomala verso i primi, il che è alla base dell’insorgenza di un’allergia.

9. Con gli antistaminici si curano le allergie? Falso

Gli antistaminici non curano le allergie, ma ne alleviano i sintomi. Lo stesso vale per cortisonici e decongestionanti. Ricordate sempre di consultare il vostro medico prima di acquistare un farmaco per porre rimedio ai fastidiosi sintomi della vostra allergia.

10. I “vaccini” per l’allergia funzionano? Vero

L’immunoterapia allergene-specifica è l’unico strumento terapeutico in grado di modificare la risposta del sistema immunitario verso l’allergene, inducendone la tolleranza. Tale terapia comincia a manifestare la sua efficacia spesso già dal primo anno di trattamento, e in alcuni casi può essere iniziata anche durante la stagione primaverile.

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